Chi sarà il primo dei tanti che a noto votarono Civati alle primarie ad uscire allo scoperto?
Chi sarà il primo che vorrà rinunciare alla comodità di stare in maggioranza?
Chi sarà il primo che rinunzierà a poltrone e incarichi ?
Chi sarà il primo che raccoglierà le firme per abolire le leggi truffa di Renzi?
Chi sarà il primo che vorrà pagare il prezzo della coerenza?
Gia’ chi sarà il primo?
Carmelo Filingeri
Anche a Palermo nasce “Possibile”, il nuovo soggetto politico promosso dal deputato Pippo Civati lo scorso 21 giugno a Roma. A dare la notizia ufficiale Valentina Spata, fedelissima del deputato.
A partire da oggi, con la costituzione del primo Comitato, Possibile diventa realtà concreta anche a Palermo, sulla scia della prima assemblea pubblica cittadina. Il Portavoce del nascente Comitato è il giovanissimo Alessandro De Lorenzo, laureando in Giurisprudenza.
L’incontro, al quale hanno preso parte giovani, studenti universitari, professori, semplici cittadini e simpatizzanti, ha celebrato appieno lo spirito e i valori del nuovo soggetto politico di Civati: partecipazione dal basso, adesione spontanea, creazione di un circuito di discussione virtuoso che sia capace di far emergere nuove idee da convogliare in iniziative concrete per una rinascita economica, culturale e sociale di Palermo e della provincia. Uno strumento nuovo, diverso, partecipato, realmente democratico, aperto al contributo proveniente dal mondo delle associazioni, una chance per ricostruire quel rapporto tra politica e cittadinanza ormai da troppo tempo relegato nello spazio angusto della cabina elettorale.
“Una occasione unica – dichiara De Lorenzo – grazie alla quale dare vita ad una casa della Sinistra, con chiunque fosse interessato, avendo come faro alcuni valori irrinunciabili e troppo spesso mortificati dalle politiche degli ultimi decenni: riconversione ecologica dell’economia, un piano straordinario per combattere la disoccupazione giovanile e la “fuga dei cervelli”, rilanciando l’impresa, il turismo, ma anche la difesa dei prodotti agricoli locali, una nuova mobilità, il rilancio di processi di partecipazione democratica per la definizione della politica territoriale, la strenua difesa di una scuola pubblica, laica ed inclusiva, la creazione di strumenti nuovi per la lotta alla Mafia, alla corruzione, al clientelismo, una Sanità non più comitato d’affari privati ma servizio per il cittadino, la difesa degli “invisibili”, rilanciando le lotte dei comitati delle associazioni per la casa, il contrasto all’abusivismo selvaggio che deturpa l’ambiente e il paesaggio, una amministrazione locale attenta ai bisogni del cittadino e trasparente nelle scelte politiche”.
Possibile si impegnerà inoltre, già dai prossimi giorni, nella raccolta firme per un referendum che spazzi via i punti peggiori delle leggi varate dal governo Renzi: Jobs Act, Italicum, ddl Buona Scuola, Sblocca Italia.
Insomma, sarà uno spazio aperto che darà voce a chi non ha più voce in capitolo; cassa di risonanza per chi è disilluso e delus ; una casa per chi ancora ci crede in una politica virtuosa e soprattutto utile per il cittadino.
Una sfida difficile, certo, ma possibile.
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