Un po’ strano questo Natale per la politica siracusana, o almeno per una parte di essa. Mentre si infittisce il “giallo” delle schede scomparse delle regionali dello scorso anno, oggetto di “riconteggio” come ordinato da una sentenza del CGA per dei presunti “errori” in alcune sezioni della provincia, che avrebbero penalizzato l’ex deputato Pippo Gennuso che per soli 93 voti si è visto soffiare il seggio da un altro “Pippo”, Pippo Gianni, si apre un nuovo “giallo” con protagonista ancora un “Pippo”, di cognome Sorbello, parlamentare regionale dell’Udc.
Parlamentare almeno sino al 16 dicembre scorso, data del decreto di sospensione del presidente del Consiglio dei Ministri, assunto dall’ARS la vigili di Natale, il 23 dicembre, con la quale di fatto l’on. Pippo Sorbello , eletto alle regionali del 28 ottobre 2012, cessa di ricoprire il seggio all’Assemblea Regionale Sicilia, in applicazione della Legge Severino, che sospende dalla loro carica chi sia stato condannato. E l’ex sindaco di Melilli, proprio in questa veste, è stato condannato in primo grado a 4 mesi di reclusione per abuso d’ufficio.
Una retroattività della Legge, entrata in vigore lo scorso 5 gennaio, che come si sa, essendo stata ampiamente dibattuta in questi ultimi mesi, ha già colpito il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, e tanti altri politici in Italia.
La sospensione ha una durata di 18 mesi e cesserà i suoi effetti nel caso in cui la sentenza Appello venisse ribaltata e l’ex assessore regionale scagionato.
Sino ad allora Sorbello lascia l’Assemblea Regionale. L’effetto ha già prodotto un imprevisto regalo di Natale per un altro siracusano, primo dei non eletti della lista UDC, il 39enne Edy Bandiera, che occuperà il seggio dell’ex sindaco di Melilli, facendo così ingresso, già dai primi di gennaio all’ARS.
Bandiera, figlio d’arte, essendo stato il padre sindaco di Siracusano, ha ricoperto nella scorsa legislatura la carica di presidente del Consiglio comunale di Siracusa, e quest’anno, sostenuto da una coalizione di centrodestra, ha fallito la scalata alla sindacatura.
“Accolgo con grande soddisfazione la notizia del mio ingresso all’Ars – ha dichiarato Bandiera – che corona l’impegno di numerose persone della nostra provincia che mi sono state accanto in questi anni di lavoro profuso in attività sociali e politiche. Sono da subito – clunclude il neo parlamentare regionale – pronto a portare avanti le ragioni che sono state a fondamento della mia candidatura al Parlamento regionale e quindi tutte le iniziative che guardano allo sviluppo del territorio, sia sotto il profilo economico che occupazionale“.
Sorbello, intanto, non esce del tutto di scena, continuando infatti a ricoprire la carica di consigliere comunale della sua città, Melilli, non essendo arrivato nessun provvedimento di cessazione.
La sua uscita dall’Assemblea Regionale, dunque, è legata alla condanna subita in primo grado per abuso d’ufficio, per aver ordinato, nel corso della campagna elettorale per la sua riconferma alla carica di sindaco, la stampa di una brochure con gli atti amministrativi dallo steso prodotti, con l’invito a riconfermarlo a primo cittadino.
La denuncia, allora, di una associazione melillese, ed una brochure stampa con denaro pubblico, che Sorbello di sicuro non dimenticherà facilmente.
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