Il coordinatore di “Noto Nostra” accusa il PD di conservatorismo, perché a suo avviso noi saremmo quelli che in combutta con il più becero ambientalismo impedirebbero lo sviluppo economico della città. Sempre secondo l’ingegnere/architetto la colpa della stasi nel settore edilizio sarebbe il risultato della politica messa in atto da questa amministrazione.
Ebbene, nel rispedire al mittente le accuse di conservatorismo, vogliamo ricordare al coordinatore di “Noto Nostra”, che Noto è sito Unesco, città Patrimonio dell’Umanità ed è con i dettami che da questo riconoscimento discendono, che ogni atto di un’amministrazione accorta e attenta si modula.
I tre cardini del Piano di Gestione: tutela, promozione e valorizzazione, citati quasi con sprezzo dal coordinatore di Noto Nostra, contengono tutte le indicazioni per uno sviluppo ed una crescita della nostra città nel segno della valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, della sostenibilità ambientale, del consumo 0 del territorio. Il nostro paesaggio, la sua forte identità, la ricchezza naturalistica e la sua vocazione alla produttività agricola di eccellenza, è di per se stesso un bene dallo straordinario valore universale che va salvato dal rischio della cementificazione che cancellerebbe questa identità trasformandolo in un NON LUOGO.
Inoltre: un PRG adeguato alla nostra città deve tenere presente alcuni dati essenziali, come ad esempio il fatto che da 30 anni non vi è crescita demografica e che nel frattempo però si è costruito un patrimonio immobiliare che conta circa 20.000 vani inabitati e che molte aree di espansione (aree B e C) non sono state ancora esaurite, quindi di quale ingessatura si parla?
I tecnici che stanno elaborando il PRG devono continuare a lavorare in piena autonomia, lontani dalla politica dei partiti, ma secondo una visione chiara, vagliando i suggerimenti che possono provenire da tecnici, maestranze e cittadini.
Un buon PRG deve rappresentare gli interessi dell’intera comunità cittadina che ne è la prima beneficiaria e non favorire gli interessi di alcune categorie di professionisti che intendono lo sviluppo in maniera miope ed egoistica.
Non è certo uno strumento per dare la stura ad appetiti selvaggi, anche perché in questo senso molto è già stato fatto nel passato e quindi non è necessario ripetere lo stesso scempio oggi, i tecnici che stanno elaborando il nuovo piano devono necessariamente tenere conto del piano paesaggistico provinciale in fase di approvazione definitiva, delle numerose aree vincolate per la presenza di siti archeologici, delle aree di interesse naturalistico e paesaggistico e degli obiettivi dell’Unione Europea, che prevede il traguardo del consumo di suolo pari a zero entro il 2050, e definisce la riduzione progressiva, in termini quantitativi, di consumi del suolo a livello nazionale.
E’ quindi chiaro, che il nuovo piano dovrà avere tutti quei requisiti di equilibrio indispensabili alle esigenze di una comunità che ha scelto un modello economico moderno per uno sviluppo compatibile con i suoi beni culturali e il suo territorio.
E’ sul recupero dell’edilizia del centro storico e delle innumerevoli abitazioni rurali, che oggi attraggono l’interesse di nuovi acquirenti non locali così tanto da innalzare il valore del nostro mercato immobiliare, sul ripristino dell’esistente, rispettoso, nell’impiego dei materiali e nei volumi, del paesaggio e della nostra tradizione del costruire, che il settore edile deve rivolgere i suoi interessi e riconvertire le proprie professionalità.
Il Segretario
Emanuele Della Luna
Ringrazio di cuore il segretario signor Emanuele Della Luna ed il PD tutto perché nel confermare loro stessi la fondatezza dei timori del sottoscritto e dell’intera “categoria produttiva” che non vive di solo turismo, cultura ed effimero, ampliano e chiariscono ancor meglio quale sia l’animo politico che darà corpo al nuovo P.R.G.! Il mio atteggiamento non solo professionale, è sempre stato lontano da quello del “cementificatore selvaggio”, poiché ritengo che
per un serio sviluppo si debba auspicare all’equilibrio tra TUTELA/INIZIATIVA PRIVATA IMPRENDITORIALE! … CONSUMO ZERO del territorio e severa CONSERVAZIONE DELL’ESISTENZA equivale a dire a tanti lavoratori ed investitori di rassegnarsi a MORIRE DI FAME e supplicare ASSISTENZA!….ribadisco quanto detto perché non c’è affatto da stare sereni!!!