Mercoledi 14 MARZO 2012, ALLE ORE 19,00 presso la sala del Convitto Ragusa incontro sul Piano Paesaggistico.
Tecnici, cittadini e quanti interessati possono partecipare alla serata per fare il punto della situazione dopo l’incontro avvenuto il 6 Marzo con la Sovrintendenza di Siracusa
Sarà presente il Geom. Benito Grande Presidente del Collegio dei Geometri della provincia di Siracusa.
La serata si dovrà concludere con un documento da inviare al Sindaco di Noto sulle problematiche sin qui riscontrate e sulle risposte che in concreto si devono a tecnici operatori del settore e cittadini in questa fase stranamente troppo confusionaria.
Daniele Manfredi
Si è svolto ieri sera un Consiglio comunale aperto a tutta la cittadinanza per una discussione pubblica sul Piano paesaggistico provinciale. Un incontro molto partecipato per la presenza alla seduta, che è durata quasi tre ore, di professionisti, agronomi, agrotecnici, architetti, geometri, ingegneri ma anche molti agricoltori.
A illustrare il piano e le carte con le delimitazioni previste dal Piano sono stati i rappresentanti dell’ufficio Urbanistica e l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Rodolfo Guglielmino. Tanti gli spunti di riflessione e soprattutto le perplessità che hanno animato il dibattito, tra i favorevoli al piano e quanti invece hanno chiesto chiarezza sui vincoli imposti, alcuni apparsi eccessivi, e con errori nella valutazione delle zone delimitate. Presenti anche le categorie produttive e le associazioni di Palazzolo.
“Vogliamo lanciare un appello alla cittadinanza – spiega il sindaco di Palazzolo, Carlo Scibetta – affinché presentino entro novanta giorni le osservazioni al piano necessarie per rettificarlo. E’ dai privati che devono arrivare le osservazioni, per questo li invitiamo a rivolgersi all’ufficio Urbanistica per vedere la documentazione. Analizzando il piano così come è stato concepito abbiamo notato troppe incongruenze, errori nella delimitazione delle aree e nella loro classificazione. Per questo, se dovesse rimanere così con questi vincoli sulle zone edificabili del Piano regolatore generale, il Comune si vedrà costretto a intraprendere un ricorso al Tar”.