All’arch. Raffaele Di Dio – Ufficio Urbanistica
OGGETTO: Osservazioni delibera consiliare n.37 del 29/07/2013, modifiche art. 30 “Generalità e classificazione delle zone E” delle N.T.A. e dell’art. 3 del R.E.C artt. 103, 104 e 105 CAPITOLO VII DISCIPLINA DELLA FABBRICAZIONE DELLE ABITAZIONI E ATTREZZATURE RURALI.
Recentemente il Consiglio Comunale di Noto ha approvato una modifica al Regolamento Edilizio e alle Norme di Attuazione del P.r.g. vigente (scaduto oramai dal 2003) con l’intento di contrastare degli interventi edilizi ad uso abitativo in zone a destinazione agricola.
Tali Regole, presupposto minimo per mantenere nel tempo il valore universale eccezionale – costantemente e capillarmente monitorato dall’UNESCO – permetteranno a Noto di dare avvio ad una progettualità importante e a lungo respiro, legata non più solo alla conservazione ma alla valorizzazione del suo patrimonio, considerato nelle sua unicità ed interezza: architettonico, archeologico, antropologico e paesaggistico.
Tuttavia l’atto deliberativo reca degli errori riportati nella modifica delle NTA e del REC che, ad avviso dei proponenti vanno modificati e integrati.
Per tutto questo i sottoscritti cittadini
Chiedono
le seguenti modifiche ed integrazioni 1) al CAPO VI – Zone Agricole E Art. 30 – Generalità e classificazione delle Zone E delle N.T.A., 2) la modifica e integrazione del comma 14 dell’art. 3 del R.E.C., 3) la modifica ed integrazione degli artt. 103, 104 e 105 CAPITOLO VII DISCIPLINA DELLA FABBRICAZIONE DELLE ABITAZIONI E ATTREZZATURE RURALI.
Carmelo Filingeri e altri
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Nel ricordare che una variante ad uno strumento urbanistico segue lo stesso iter procedurale di un P.R.G.
Oggi 15 gennaio scade il termine, ai sensi dell’art.3 della L.R. 71/78 entro cui il consiglio comunale è tenuto a formulare le proprie deduzioni, sulle osservazioni presentate circa la Variante al P.R.G. costituita dalle modifiche alle N.T.A ed al R.E.C..
Dopo aver generato e fatto approvare una variante inadeguata, con errori sostanziali che ne inficiano l’applicabilità, e aver eluso la tempistica sulla pubblicazione della delibera, in seguito ad un pubblico mea culpa sugli errori, ecco che l’amministrazione comunale, sta dando ulteriore prova di non essere in grado di leggere una norma ed applicarne le procedure.
Staremo a vedere l’evolversi di questa vicenda.
Per comodità di lettura riporto integralmente l’art. 3 della L.R. 71/78
Pubblicazione, osservazioni e opposizioni
Il progetto di piano regolatore generale e quello di piano particolareggiato devono essere depositati, non oltre il decimo giorno dalla data della deliberazione di adozione, presso la segreteria comunale, a libera visione del pubblico, per venti giorni consecutivi.
L’effettuato deposito è reso noto al pubblico, oltre che a mezzo di manifesti murali, mediante pubblicazione di apposito avviso nella Gazzetta Ufficiale della Regione e su almeno un quotidiano a diffusione regionale.
Fino a dieci giorni dopo la scadenza del periodo di deposito chiunque può presentare osservazioni al progetto di piano regolatore generale.
In ordine ai piani particolareggiati e alle prescrizioni esecutive dei piani regolatori che costituiscono a tutti gli effetti piani particolareggiati, possono essere presentate opposizioni dai proprietari di immobili compresi nei piani e osservazioni da parte di chiunque.
Sulle osservazioni ed opposizioni, che dovranno, ove necessario e possibile, essere visualizzate, a cura del comune, in apposite planimetrie di piano, il consiglio comunale è tenuto a formulare le proprie deduzioni entro un mese dalla scadenza del termine di presentazione delle osservazioni ed opposizioni medesime.
Entro dieci giorni dal termine stabilito nel comma precedente il comune trasmette il piano regolatore e, nei casi previsti dalla presente legge, il piano particolareggiato unitamente agli atti deliberativi ed alle osservazioni ed opposizioni, comprese quelle che non sono state oggetto di deduzioni nei modi e nei termini previsti dal quinto comma del presente articolo, all’ Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente.