Terminata la stagione estiva, la ripresa dell’attività politica ha visto un turbinio di indiscrezioni, dichiarazioni, chiacchiere e pettegolezzi funzionali alle alchimie dei politici di professione, piuttosto che all’indicazione di come si intende risolvere i problemi quotidiani dei netini.
La città rimane ai margini.
Da tempo sosteniamo che la questione non è la corsa alla poltrona, ma cosa si può fare per cambiare.
La coalizione di moderati, che in questi anni ha svolto una battaglia di opposizione, ha le idee chiare su come disegnare il futuro di Noto: eliminare le politiche anti-imprenditoriali messe in atto da Bonfanti che hanno messo in ginocchio ogni settore economico della città.
Non è pensabile che chi intende intraprendere un’iniziativa imprenditoriale agricola sia costretto ad una serie paurosa di vincoli che gli consentirebbe di realizzare strutture aziendali adeguate ad un’agricoltura di stampo medievale.
Non è pensabile che chi investe nel settore turistico, l’unico sul quale questa amministrazione millanta di aver puntato, venga salassato con aliquote sulla spazzatura da esproprio immobiliare.
E come se ciò non bastasse si pensa di introdurre la tassa di soggiorno, un regalo alle strutture ricettive dei paesi limitrofi che non applicano il balzello: l’effetto sarà che i turisti pernotteranno ad Avola per venire a visitare Noto!
A maggio 2016 la sfida sarà fra il partito dei vincoli e delle tasse, capitanato dal Sindaco Bonfanti, e la coalizione che in questi 4 anni l’ha contrasto in Consiglio Comunale.
Rappresentante di questa formazione non sarà chi è mosso da un desiderio di rivalsa per qualcosa che non è riuscito ad ottenere durante questi 4 anni, non sarà chi ha le mani sporche di sangue perché ha prestato il consenso acchè i netini fossero indebitati per 7 milioni di euro. Sarà chi ha contrasto le scelte di un’amministrazione partita con il claim “Progetto Noto” e che oggi è diventato un perfetto esempio di “Progetto Poltrone”; sarà chi ha maturato negli anni l’esperienza necessaria per risolvere i problemi, non per improvvisare; sarà chi nel cuore della gente rappresenta, con la sua integrità, l’alternativa.
Ecco il profilo di colui che guiderà l’area moderata unita, composta da liste civiche e partiti, che si contrapporrà a Bonfanti ed al partito delle tasse.
Vincenzo Leone – Coordinatore Forza Italia Noto
Da quanto emerge dal superiore comunicato, due sono i punti di maggiore rilievo che il giovane esponente politico mette in risalto: la fiscalità comunale e le politiche di tutela e salvaguardia del nostro territorio. Per quanto mi risulta, a prova di smentita, la fiscalità comunale, per intenderci le tasse e le imposte che i nostri concittadini pagano, per volontà di questa amministrazione e per capacità gestionale ed amministrativa, sono tra le più basse d’Italia e le più basse in Sicilia. Ciò vuol dire che le iniziative di sviluppo basate su precisi ed oculati investimenti in campo turistico-culturale, sono il frutto di progetti mirati di city marketing che nulla hanno a che fare con il prelievo fiscale.
Si mente spudoratamente e volutamente su argomenti che ripeto da anni e che trovano smentita solo ed esclusivamente in dichiarazioni attraverso stampa false e, di fatto, inutili.
Nessuna restrizione per chi vuole investire ma assoluta volontà di non permettere di “sconsacrare” il nostro meraviglioso territorio. Capisco che le lobby degli investitori spregiudicati incalzano questa nascente coalizione contrapposta nella visione di sviluppo del territorio a chi lo ama e lo vuole valorizzare, ma questo è un problema del l’esponente Leone, non certo mio.
La volontà, dopo circa trent’anni di assenza, di fare redigere un nuovo, moderno e condiviso, Piano Regolatore Generale, rappresenta l’unica via di sviluppo serio e rispettoso che possiamo lasciare alle prossime generazioni; per cui trasparenza amministrativa e rispetto delle regole che, attraverso la fase progettuale del nuovo PRG, il Consiglio Comunale vorrà approvare.
Sulla tassa di soggiorno ho già detto abbastanza; non determina la fuga verso altre strutture per due ordini di motivi: il primo perché le nostre strutture sono competitive, accoglienti e bene organizzate; il secondo, perché l’esiguità della tassa, a dispetto degli importanti ritorni economici da investire totalmente nella stessa direzione, e la percezione della stessa come caratterizzante un centro turistico di eccellenza e’ fortemente radicata nella tipologia del nostro visitatore, abituato a pagarla, per importi più consistenti, nelle principali città d’arte di tutta Italia.
Altro elemento, non trascurabile, e’ quello di contribuire attraverso accurato e regolari controlli a risolvere il problema dell’abusivismo.
Ritengo, per quanto sopra, di avere fatto un quadro esaustivo della situazione attuale e di quanto fatto, per questi temi, dalla mia amministrazione, in questi anni. Si smentiscano le dichiarazioni non con proclami ma con fatti e atti oggettivamente riscontrabili.
Il Sindaco parla di lotta all’abusivismo, e poi gli costruiscono sotto gli occhi, e non dice nulla! Vedi i Giardini Storici Comunali, solo per fare un esempio!