Il provvedimento era nell’area ed è arrivato prima delle Amministrative di giugno. Il Pdl nazionale, su richiesta del partito siciliano e di quello siracusano, hanno messo alla porta il deputato regionale, Enzo Vinciullo, reo di sostenere un candidato diverso da quello appoggiato ufficialmente dal partito. Vinciullo, pertanto, stando al comunicato romano, ai sensi dell’art. 48 dello Statuto del partito di Berlusconi, “è da considerarsi fuori dal Popolo della Libertà e da qualunque carica da esso ricoperta”.
In pratica Vinciullo pagherebbe così con l’espulsione la scelta di sostenere con una sua lista, “Siracusa Protagonista con Vinciullo”, la candidatura dell’avvocato Ezechia Paolo reale, insieme ad altre tre liste civiche. Al contrario il Pdl è impegnato a sostenere la candidatura del presidente del Consiglio comunale uscente, Edy Bandiera, coordinatore dell’Udc, appoggiato anche da Centro Democratico e Italiani in Movimento.
Dal canto suo Vinciullo, ha convocato per domani, venerdì una conferenza stampa e spera nel principio “democratico” che non si può condannare gli assenti senza avergli dato occasione di difendersi.
Vinciullo, dunque, proverà a spiegare i motivi che l’hanno indotto a non sostenere Bandiera e a scegliere Reale, sperando di convincere i vertici del suo partito.
Ma come si sa, ormai da qualche anno, lo scontro tra l’area Vinciullo e il resto del partito (Prestigiacomo-Bellucci & C.) è ai ferri corti, come già evidenziato nell’ultimo congresso provinciale, con le due aree poste su fronti contrapposti. Vedremo come finirà.
Intanto, come pare, il primo tempo si giocherà nelle urne di giugno per eleggere il sindaco di Siracusa. Il secondo tempo, forse, subito dopo, naturalmente per l’una e per l’altra formazione, anche se la politica ci ha abituati a grandi momenti di riappacificazione.