“L’Anarchia spiegata a mia figlia” è il titolo di un piccolo libro di 80 pagine, scritto da Pippo Gurrieri, tratta di un dialogo tra un padre e una figlia, che si svolge in un pomeriggio, in una sera e in un mattino, in cui vengono affrontate e spiegate con molta semplicità sia la teoria che la pratica dell’Anarchia.
Il libro è stato pubblicato nel 2010e ristampato già tre volte, nella Collana materiaprima della Casa Editrice, Biblioteca Franco Serantini di Pisa.
Un dialogo tra padre e figlia, fatto di domande incalzanti da parte della figlia che riguardo l’Anarchia e gli Anarchici ha le idee confuse, come lei stessa dice, a cui il padre risponde, in maniera chiara e autorevole, su cosa è l’Anarchia, chi sono gli Anarchici, come vengono visti in generale nella e dalla società a sistema capitalista – globale, che idea di società hanno e vogliono realizzare, quali esempi reali di Anarchia si sono realizzati ad oggi, e così via …
Cominciando da come vengono visti gli Anarchici dagli altri, il padre spiega che la gente comune, ma anche quella politicizzata cosiddetta di sinistra, divenuta generica, vedono gli Anarchici come dei sognatori troppo critici, perchè sognano l’Utopia, ma soprattutto sono i Media, e il capitalismo che ci sta dietro, che pompa attraverso TV e Stampa di parte, un’idea sbagliata e spesso infamante e violenta degli Anarchici, sostenendo che l’Anarchia è caos, mentre invece l’Anarchia è soprattutto basata sul cambiamento reale del sistema politico, su un cambiamento radicale della società, che cancella l’ordine e le strutture politiche, economiche, culturali e sociali prodotti dal capitalismo.
Alle incalzanti domande della figlia, il padre spiega che l’Anarchia significa: società senza Stato, senza Governo, senza padroni, senza autorità, che l’Anarchia è una dimensione della libertà in cui al centro di ogni cosa c’è l’individuo con il suo libero pensiero, che l’Anarchico vede nel Capitalismo, nello Stato e nella Religione, tre forme di potere: il potere economico, il potere politico e il potere morale, un’interfaccia autoritaria imposta alla società che con i suoi poteri ha stabilito: la proprietà privata, lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, le gerarchie, le classi sociali, il militarismo, di conseguenza un sistema di potere che con le sue organizzazioni istituzionali praticano lo sfruttamento economico, il dominio politico, il moralismo statale – religioso, il conformismo culturale, il servilismo, la repressione.
Essere Anarchici significa essere per la messa in comune dei mezzi di produzione, per la distribuzione egualitaria delle risorse, per la fratellanza, per l’uguaglianza, per la giustizia.
Significa anche avere un progetto per una nuova società antiautoritaria, non più basata su una struttura sociale piramidale, nè gerarchica, ma con dei rapporti sociali liberi, orizzontali, aperti al dialogo, senza nessuna divisione del lavoro in manuale e intellettuale, per realizzare realmente, attraverso la pratica dell’autogestione, la dimensione della libertà Anarchica, un metodo che può fare maturare una coscienza superiore, che può comportare, dopo un processo di identificazione reale di sé, un superamento del soggetto.
L’Anarchico, dice il padre alla figlia, è un sovversivo, un soggetto che, essendo un ribelle per coscienza e per formazione, è portato a lottare contro il sistema dominante, pagando ogni giorno il prezzo della propria libertà.
Infine, per un ulteriore concetto sull’Anarchia e il suo dinamismo, cita una famosa poesia di Eduardo Galeano che dice: “ Lei è all’orizzonte. / Mi avvicino di due passi / lei si allontana di due passi./ Cammino per dieci passi e / l’orizzonte si sposta / dieci passi più in là. / Per quanto io cammini / non la raggiungerò mai./ A cosa serve l’utopia? / Serve proprio a questo: a camminare “ .
Pippo Gurrieri, Editore, Giornalista, Sindacalista e Ferroviere: Direttore del mensile “Sicilia Libertaria“ , è autore di: Un ideal l’amante mia – Cronache sessantottesche del profondo Sud. Sicilia Punto L,1981, Emigrazione e liberazione sociale. Sicilia Punto L,1986, La Piovra vaticana. La Fiaccola, 2004, Giorgio Nabita, Sarto. Socialismo anarchico a Vittoria. 1899 – 1938, Sicilia Punto L, 2008.
Una breve considerazione: l’Anarchia è una corrente di pensiero politico – scientifico che esiste, si può dire, da sempre, nonostante il peso storico del Capitalismo, i suoi sistemi, e le sue maschere, lavora per liberare dal sonno le menti e i corpi dall’oppio politico, culturale e religioso dell’ideologia dominante, quindi per una società realmente libera a venire, che prima o poi verrà e si stabilirà in questo Pianeta.
Roberto Bellassai