Un bellissimo articolo di Angela Forte
Cara amica ti scrivo …
Mia cara, mi sono sorpresa a PIANGERE nel rivedere delle vecchie foto dove tu, tenendo un palloncino in mano, sei, insieme al tuo papà. davanti al “Monumento ai Caduti” a Noto, città ove vivi.
Sei piccola, piccolissima e hai lo sguardo timido e impaurito davanti all’obiettivo del fotografo come se ne temessi la figura, forse perché ti era sconosciuto o chissà cos’altro?
Ma sei al sicuro, mia dolce bambina! Papà non ti lascerà mai la mano. anzi te la stringerà più forte e l’obiettivo del fotografo non ti farà più paura … non esploderà! Poi sei cresciuta … la tua città l’hai sempre amata … respirata … talvolta ripudiata e contestata, ma l’hai sempre vissuta!
Questa Noto dalle mille sfaccettature, mollemente immobilizzata nelle proprie contraddizioni … Noto paradiso pietrificato, disegnata dalla matita di grandi architetti e irretita in una politica vuota e improduttiva, che ne ostacola il percorso della naturale crescita evolutiva come qualsiasi normale comunità.
Noto, ove il sindaco di turno, l’assessore mediocre designato, il consigliere, eletto, senza meriti specifici, tronfi delle loro cariche, tanto faticosamente conquistate, così si difendono, mettendo rigorosamente in atto la legge del “che vuoi da me? … ho ben altro da fare!'”
All’insegna dell’eterno ritornello “Così è sempre stato, nulla può cambiare”: sviluppo zero … immobilismo dieci e lode
Ora dovresti farti stringere più forte la mano da tuo padre e sperare che l’obiettivo del fotografo non esploda per davvero perché tu e questa città siete in serio pericolo!
Mia cara, non dico che al disastro non vi è rimedio, ma c’è da lavorare tanto … bisogna abbandonare il terreno neutrale e passare, senza indugio alcuno all’offensiva.
Il buon Socrate, interrogato di quali persone fosse più forte il discorso rispose: … di quelli alle cui parole segue sempre l’azione … e la città governata nel migliore dei modi è quella che vive secondo le leggi e procede contro quelli che le violano”
Siccome di “Socratico” la nostra bella Noto ha ben poco, bisogna che quella voce insistente che, a volte, ascoltiamo così malvolentieri, cioè la voce della ragione, abbia il sopravvento e occorre accettare, con intima gioia, anche quell’altra voce che si chiama: COSCIENZA.
Allora mia cara, forza, lascia senza trepidazione la mano di tuo padre e afferra la mia stringendola e insieme a tutte le altre donne di questa città, animate da spirito libero, uniamoci, posando serenamente davanti all’obiettivo del fotografo e vedrai non esploderà … con la forza che è dentro di noi, faremo quanto è necessario per realizzare, noi donne e madri la SVOLTA tanto importante e tanto disperata superando tutte le insidie, anche le più difficili.
Riappropriamoci della nostra città!
Angela Forte
Dallo storico di www.Notolibera.it del 16/05/2011