Se qualcuno avesse ancora dei dubbi, è ormai tempo che se ne liberi definitivamente. L’ormai ridicola odissea dell’acqua pubblica nella nostra provincia si rivela, senza pudore, la plastica rappresentazione di come i poteri più o meno forti, possano giocare, persino in una scala così ridotta, la loro partita calpestando i cittadini e la cosa pubblica, salvaguardando ognuno la propria fetta di influenza, così come avviene in contesti più “importanti”. Gli attori sono comunque sempre gli stessi di sempre: imprenditori, politici, gruppi finanziari e mezzi di informazione. Altro che luoghi comuni e paranoiche teorie “complottistiche”. Le cose stanno così e basta.
Eravamo fermi alla “strana” posizione interlocutoria e attendista del renzo-fotiano sindaco di Siracusa, assunta dopo le dimissioni del commissario regionale Buceti. Posizione da un giorno all’altro “stranamente” sposata anche dal nostro sindaco, a sua volta distintosi in non remote occasioni per bellicose manifestazioni di intenti pubblicizzate con orgogliosa enfasi in varie sedi. A queste innegabili, quanto sconcertanti retromarce, si era associato, con inconfutabile coerenza, l’ininfluente PD locale, di fatto ribadendo, con un infelice “non comunicato”, la coerente “non posizione” pervicacemente adottata dal sempiterno ras locale di riferimento.
Una strana convergenza di improvvisi dubbi, dopo mesi e mesi di coraggiosi proclami e proposte di ipotetiche società variamente assortite, al fine di riportare pubblica, senza alcun’altra possibile alternativa, l’acqua in provincia. Non nego di aver perso il conto delle funamboliche formule proposte dai 10 comuni “responsabili” e puntualmente abortite fino ad arrivare all’attuale inconcludente posizione di chi aspetta (o fa finta di aspettare) una soluzione esterna dipendente da non si sa quali prodigiosi eventi a venire.
E per un attimo è sembrato che l’autore del prodigio avesse assunto le fattezze dell’NCDiano Vinciullo che, dopo anni di sistematica indifferenza sul problema della SAI8, si era improvvisamente destato, proponendo una interessante integrazione alla “’mpinta” legge regionale sul settore, al fine di equiparare i comuni “calabraghe” come il nostro, agli altri temerari 11 comuni della provincia che, per lungimiranza e/o per irresponsabilità, non avevano ceduto i loro impianti alla poi-fallita SAI8.
Una legge che per una inspiegabile distrazione, forse al di là delle più rosee aspettative dello stesso proponente, era veramente arrivata all’esame dell’ARS, per lo scorso 29 aprile.
Ma niente paura, alla distrazione si è subito posto riparo con una provvidenziale assenza del numero legale dei votanti in aula. In ambienti PD (quindi voci affidabilissime per definizione, per carità) si mormora che l’assenza di vari deputati è dipesa da un’altra concomitante votazione che non doveva passare, ma resta il fatto che l’esame della vinciulliana proposta è stata rinviata al prossimo 6 maggio (il forse è d’obbligo).
Ma una cosa è certa, dopo l’imperdonabile distrazione che ha portato alla calendarizzazione del 29 aprile scorso, è nell’ordine delle cose che i portatori di interesse a sostegno dell’avvenuto affitto annuale (?) di SAI8 alla spagnola multinazionale “aqualia”, si siano subito messi all’opera per ammorbidire, coinvolgere, sensibilizzare, il maggior numero di deputati regionali da guadagnare alla propria nobile causa.
Oppure qualcuno, sano di mente, può mai pensare che “caltaqua” si sia impantanata nell’affitto annuale della decotta SAI8, con un contratto di gestione formalmente revocato, senza avere prima opportunamente sondato il campo di battaglia ed avere ricevuto delle credibili rassicurazioni da parte di una maggioranza “qualificata” tra chi dovrà, il prossimo 27 maggio, pronunciarsi sull’inevitabile conferma dell’ennesima e avvilente calata di braghe, stavolta senza alcuna credibile giustificazione nei confronti dei cittadini dei fantastici 10 comuni ubbidienti?.
Azione di lobbistica da manuale, a tenaglia. Da una parte il consenso dei comuni che “contano”, con Siracusa in testa e con il nostro, una volta tra i più irrequieti e ora provvidenzialmente ricondotto a più miti propositi. Un modo per ripristinare equilibri e salvaguardare interessi (ovviamente legittimi) che avevano dimostrato di funzionare bene, anzi benissimo, con la SAI8. Dall’altra, la più classica attività di “sensibilizzazione” presso l’ARS.
Niente di nuovo sotto il sole. A favorire lo sconfortante epilogo del prossimo 27 maggio, oltre all’azione dei soliti attori, gioca un ruolo altrettanto importante l’indifferenza degli utenti, esclusivamente interessati a quanto costerà la prossima bolletta, e quindi sempre agenti “a posteriori” e la desolante ignavia/inettitudine delle cosiddette opposizioni politiche e sociali, che non riescono a giocare il loro fondamentale ruolo neanche quando è possibile “vincere facile”, come lo sarebbe anche per la questione della sanità nel nostro comprensorio. Ma quella è un’altra storia di cui, senz’altro, a breve ci occuperemo approfonditamente.
Al momento, se l’intento del conferimento della cittadinanza a Don Pedro era di allacciare proficui rapporti con la Spagna perchè contraddirci ed opporci pretestuosamente all’iberica“aqualia”? Con questa chiave di lettura, quella che mi era superficialmente sembrata inettitudine e malafede, si trasforma – olè- in una mirabile prova di coerenza e lungimiranza.
Ca**o, lo sapevo che avevo torto anche stavolta.
Elettore 5 Stelle
Caro elettore 5 Stelle, quanto da lei legittimamente riportato non solo rasenta la farneticazione ma del tutto privo di fondamento da ogni parte, anche politica, venga letto.
Punto primo: mi vuole cortesemente riportare tutte le azioni politiche adottate dal Movimento che lei sostiene per appoggiare il ritorno all’acqua pubblica come sancito dal Referendum popolare? Mi vuole segnalare gli interventi parlamentari e le attività politiche a sostegno del progetto di ripubblicizzazione? Mi vuole indicare una percorribile e sostenibile azione da suggerire a questi sprovveduti e collusi Sindaci che rispettano la legge?
Secondo punto: a differenza della sua pessimistica posizione, io le manifesto che la determinazione e l’attività lavorativa diretta alla costruzione di un piano industriale sostenibile non è cessata mai è che Noto raggiungerà nel rispetto della legge il risultato che tutti attendiamo. Lei pensa caro elettore, che questa storia è cosa da nulla? Non le passa per testa che assicurare un SII (Servizio Idrico Integrato) è cosa seria e non può passare come slogan populistico di quattro sprovveduti ?
Terzo punto: si rivolga ai suoi deputati siciliani di riferimento e li sensibilizzi a partecipare attivamente ai lavori parlamentari, come per onestà già fanno, proprio su questa DL, che oggi andrà in Aula e che necessità di alcuni correttivi per passare indenne dalle “forche caudine” del Commissario dello Stato.
Buon lavoro a tutti e sia fiducioso !