La neo consigliera comunale di Noto, componente dell’esecutivo provinciale del PD, firma un comunicato congiunto con il quale si sfiducia il segretario provinciale, Alessio Lo Giudice, invitandolo alle dimissioni.
In contrasto con la linea politica del circolo di Noto che, con comunicato a firma di Emanuele Della Luna, ha ribadito la piena fiducia nell’operato e nella persona di Lo Giudice.
Per la verità bisogna dire che all’interno del Pd di noto c’è grande malessere attorno al gruppo dirigente che dai più è visto come il “giglio magico” dell’onorevole Marziano e non come espressione unitaria delle singole componenti del partito.
Il risultato elettorale alle ultime amministrative che, nonostante le dichiarazioni roboanti del gruppo del “giglio magico” del circolo di Noto, hanno visto una perdita di consensi mai registrata negli ultimi 30 anni nel partito di riferimento della sinistra italiana (appena 852 voti), ha indotto parecchi dirigenti e iscritti a chiedere un cambio della guardia della segreteria, ritenendo ormai l’attuale segretario, Emanuele Della Luna, incapace di dare quella spinta innovativa idonea a dare risposte alla comunità netina.
Gruppi e movimenti della sinistra netina stanno seguendo con interesse l’evolversi della situazione.
Il comunicato dell’area dem del PD
“Alla luce delle nuove dichiarazioni del Segretario, di due componenti dell’esecutivo e di alcuni segretari di circolo, sentiamo il dovere di esternare ciò che da mesi denunciamo all’Interno degli organismi deputati.
Abbiamo dedicato molte delle nostre energie al tentativo di rendere unito, concreto e forte questo partito, ma l’obiettivo che la nomina del segretario Lo Giudice e del suo esecutivo si prefiggeva, non è stato da tutti noi raggiunto perché, nonostante i nostri sforzi, ci ritroviamo un partito più distante dall’opinione pubblica, diviso e lacerato di prima.
In un esecutivo in cui il Segretario assume posizione nette e determinanti senza alcun confronto preliminare con gli altri componenti perché, come ci è stato più volte risposto, “esprime opinioni personali non riferibili a tutta la segreteria”, riteniamo assolutamente legittimo e doveroso che chi è contrario esprima pubblicamente la propria opinione, dissociandosi da posizioni che non condivide.
Dopo gli innumerevoli tentativi di ritrovare il dialogo e sanare la frattura, dopo che le nostre richieste di delineare congiuntamente le linee e le azioni da adottare sono rimaste inascoltate, non possiamo che prendere e dare atto del totale fallimento di questa esperienza.
Auspichiamo quindi che tutti abbiano l’onestà intellettuale di ammetterlo, per poter restituire al nostro partito la dignità che merita, fermare la squallida rappresentazione che ne emerge sia sui media che tra la gente, individuare un percorso nuovo che ci consenta di superare con senso di responsabilità le difficoltà di questo momento ed individuare una guida che sia in grado di spendersi per il bene di tutto il partito e della comunità”
*5 componenti dell’esecutivo provinciale del Pd : Alessandra Furnari (Legalità trasparenza e Giustizia); Sonia D’Amico ( Innovazione e smart cities); Paola terranova (Scuola, università e formazione); Massimo Urciullo (Infrastrutture e trasporti); Sabina Zuccaro (cultura e turismo);
prima o dopo un po di chiarezza la dovranno pur fare
Dal PCI al PD le rotture e le spaccature sono state tante,volute sempre dai vertici politici, non dalla base,la base è stata sempre nominale, virtuale, strumentale, è quella che ha sempre pagato e continua a pagare.