Dall’esonero di Corrado Bianca dalla Giunta Bonfanti al passaggio dell’avv. Giuca a Rosolini dal Megafono all’area Foti-Garozzo-Cafeo, con l’esultanza di qualche ex dirigente del PD ora consigliere comunale a Noto.
Pare proprio che qualcuno provi a fare le scarpe all’on.le Marziano alla prossima competizione regionale nell’inerzia dei suoi amici della roccaforte ancora inespugnata, ma forse per poco, di Noto.
Intanto la componente maggioritaria nel circolo di Noto, in ossequio all’abile strategia messa in campo dal primo cittadino Netino che punta dritto alla rielezione, decide di sacrificare Corrado Bianca, sembra non gradito al primo cittadino anche per sua non idonietà di genere (nel senso che non rientra nella quota rosa), accollandosi la primogenitura dell’assessorato alla cultura nella persona della professoressa Raudino, reclamando inoltre la presidenza dell’aspecon, che comunque, a detta di molti, non arriverà.
Una futura giunta, con doppioni per competenza, che già qualcuno definisce utile per il sindaco, ma inadeguata per la città.
Riportiamo integralmente l’articolo pubblicato sul giornale online www.lanota7.it
“L’ultimo giorno di agosto la squadra di Giovanni Cafeo, capo di gabinetto del sindaco di Siracusa Garozzo, tira fuori l’asso che aveva nella manica per tentare di scalzare dall’Ars l’on. Bruno Marziano.
Un asso con tanto di nome e cognome, un passato politico alle spalle e proteso verso un futuro incerto al vertice del comune di Rosolini. Parliamo dell’avvocato Giovanni Giuca, che è uscito allo scoperto facendo sapere di non essere direttamente interessato, come candidato del Megafono, alla campagna elettorale regionale parziale del 5 ottobre prossimo come candidato del Megafono. Sarà quindi in lista ufficialmente nel Megafono di Crocetta, però ha fatto sapere che la campagna elettorale la farà per Giovanni Cafeo che sarà nella lista del PD, dove nell’ottobre 2012, per quasi 300 voti non riuscì a soffiare il posto al compagno di partito Marziano rieletto all’Ars per la seconda volta.
L’avvocato Giuca, già sindaco di Rosolini, dopo avere tentato inutilmente di entrare all’Ars, ora intende tornare al ruolo di primo cittadino in una tornata di anticipo sancita dal Tar. Per realizzare il suo progetto nel corso degli ultimi mesi ha dovuto analizzare le mille proposte che gli arrivavano da ogni parte, infine, ha deciso che appoggiare il progetto di Gino Foti che intende “detronizzare” il suo nemico Marziano e mettere al suo posto ( ovviamente attraverso le nuove elezioni nei 9 seggi di Pachino e Rosolini ) il fidato Jonny Cafeo che oggi affianca il sindaco Giancarlo Garozzo nel nome del credo renziano.
La comunicazione ufficiale è giunta stamane con un annuncio pubblicato da un quotidiano locale dove si legge di un convegno sul “ dinamismo con Renzi” che si terrà a Pachino con la presenza di un professore universitario di Roma Tor Vergata ( Nicolò Costa), con il sindaco di Siracusa, Giovanni Cafeo e l’avvocato Giovanni Giuca, appunto.
Chi s’illudeva ancora di poter “sfruttare” il patrimonio elettorale personale dell’avvocato Giuca è stato quindi avvertito ufficialmente della sua nuova collocazione politica e dei suoi alleati.
Ed ecco entrare in crisi l’apparato elettorale del deputato, Giambattista Coltraro, eletto nella lista del Megafono ormai defunta e sotterrata, perché i voti di Giuca non andranno più in quel contenitore servito con lista del presidente Crocetta, bensì al PD con destinazione finale Cafeo.
Sorpresa, ma non tanto, per Bruno Marziano tallonato dal competitor interno espresso dalla corrente Innovazione, che aveva messo in conto della possibile alleanza Giuca-Foti, anche se sperava nel fatto che Crocetta sarebbe riuscito a “controllare” il suo ex primo dei non eletti in provincia di Siracusa.
Marziano conta molto sul suo apparato elettorale ancora “vivo” che ha eletto mesi addietro il sindaco di Pachino Roberto Bruno.
Da notare che neanche il notaio Coltraro è riuscito a mantenere sulla lista che lo ha fatto diventare deputato, anche grazie all’apporto di Giuca.
La novità annunciata oggi dall’ ex sindaco per due volte di Rosolini lo espone al rischio di restare fuori .
Ora gli interessati sono protesi a fare proiezioni sui voti potenziali che potrebbe esprimere Giuca a favore di Cafeo nei tre seggi di Rosolini e nei sei di Pachino dove si stima che andranno al voto non più di 5.000 elettori confusi da una situazione mai vista, perché chiamati a votare in modo singolare rispetto alle ultime regionali.
Escluso il PD, tutte le altre liste sono sparite dal panorama politico, oppure sono stati i candidati che ora tornano a chiedere il voto a cambiare partito e alleanza.
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Ma se alla fine a fare le spese di tutto ciò fosse invece l’on.le Vinciullo?
Comunque questa nuova giunta durerà poco, dopo il 5 ottobre con la rielezione di Gennuso salterà il banco.
La formazione di Impegno x Noto che oggi annovera 4 consiglieri non è un fatto casuale,a mio avviso determina in modo inequivocabile la fine del PD quale primo partito in città, anche se in realtà non lo è mai stato,avendo perso le elezioni.Questo fatto non da poco unito alle dinamiche interne del PD, che comunque sono fatti loro,mette il Sindaco al riparo da eventuali “tiri mancini” o imboscate che siano avendo la maggioranza con o meno la presenza dei “compagni”.Oggi il Sindaco calcoli alla mano può dire ad ogni gruppo che se vuole rimanere, ci rimane alle sue di condizioni… altrimenti aria.Per quello che sento delle elezioni regionali prossime se ne è già tenuto conto,Marziano o un latro per Noto e per questa maggioranza cambia poco.Il Sindaco tirerà le sue conclusioni e ritengo che nessuno obietterà ne oggi ne dopo il 5 Ottobre.Il “peso specifico” politico è quello che è ed il primo cittadino ha capito “ca si po fari a giostra cu tutti”.
Questo non è il solito avvicendamento in giunta legato agli equilibri numerici del consiglio comunale comunque sempre più tornacontista. Il sindaco, se da un lato, dopo aver triturato i partiti e i movimenti, con la mossa di spostare i consiglieri che rispondono direttamente a lui e ai loro interessi in impegno per noto, accontenta le aspirazioni di Sammito e garantisce la presenza in giunta del suo uomo più fidato Terranova, dall’altro mette le basi per un blocco elettorale composto da Impegno per Noto, Pd e Nuovo centro Destra.
Il Partito democratico si adegua o per stato confusionale o per sete di potere e comunque in un ruolo sempre più marginale ma che ancora può essere determinante per le sorti del sindaco.
Gli altri certamente non stanno a guardare e si muovono con una certa attenzione con atteggiamento attendistico ma lentamente confluiscono in un blocco alternativo.
L’on.le Gennuso, in caso di rielezione, sposterà gli equilibri di Pagano e Company verso Forza Italia, Uniti per la città si sono riavvicinati a Gennuso e la mossa del loro leader di ridiventare protagonista nel mondo calcistico netino è certamente un atto di “amore” per i colori granata ma ottiene anche lo scopo di svuotare il bacino elettorale del Sindaco Bonfanti tra i tifosi e gli ultras, anche la composizione dello staff del Noto calcio con la presenza di dirigenti locali di Forza Italia e palesemente indicativo dell’operazione in corso.
Fra poco si scatenerà la guerra delle tessere in forza italia per buona pace dei giovani leoni e poi c’è Noto Nostra, l’unica forza attualmente di opposizione in consiglio comunale e che, sicuramente in futuro alternativa a Bonfanti.
Cosa riuscirà a fare Veneziano e l’ex Sindaco Leone.
E in caso di accordo, molto probabile, di Vinciullo con Bonfanti, esponenti come Corrado Casalino e company abbandoneranno Leone?
Per ultimo Corrado Figura elettoralmente da solo ha dimostrato di valere quanto tre consiglieri e mezzo di Impegno per Noto.
Cosa farà da grande?
Il partito democratico abbandona alla deriva Corrado Bianca, facendo quadrare i numeri in giunta ma il sindaco per tranquillità in consiglio comunale dovrà dare un contentino anche al gruppo del consigliere Mauceri ex impegno per Noto.
Tutto legittimo per carità ma, tutto ciò, non si può definire una “nuova pagina politica”.