Tutelare l’identità dei luoghi!
“… La musica barocca di Villadorata mi arriva per miracolo di trasmissione interna alla mente; perché tra le pietre cantanti e il mio orecchio c’è uno spazio esterno straziato dai rumori interrotti: clacson, urti sul lastricato, partenze e frenate, porte sbattute, mazzetti di chiavi agitati, è come se la grande Villa fosse stata inghiottita da un garage …”
Si tratta di un passo del libro: Viaggio in Italia, di Guido Ceronetti,pubblicato da Einaudi nel 1983.
Un passo che riguarda la Città di Noto, in particolare la via Nicolaci e Palazzo Nicolaci, in cui lo Scrittore denuncia sia la mancanza di idee che il cattivo gusto delle varie Amministrazioni Comunali che si erano succedute in Città per la mancata chiusura al traffico veicolare di una via importante e ricca di beni architettonici e culturali quale è via Nicolaci.
Fu nei primi anni del 2000 che grazie a dei Comitati che fecero delle Petizioni, più degli articoli sulla Stampa e proteste varie, che l’Amministrazione del tempo la chiuse al traffico veicolare 24 ore su 24.
Ma dopo anni di chiusura, di dovuta chiusura, i problemi di questa importante strada sono venuti fuori sotto altri aspetti.
Ci limitiamo a parlare solo di uno dei tanti deturpamenti di uno spazio pubblico, divenuto un problema, che non è più possibile tollerare.
Guido Ceronetti nel suo libro aveva denunciato il caos esterno riguardo al Palazzo Villadorata a causa del traffico veicolare ed il cattivo gusto degli automobilisti e dei motociclisti, di gente per niente educata alla fruizione e al rispetto dell’identità dei luoghi come la via Nicolaci e Palazzo Nicolaci, che lui chiama “ Grande Villa,” che d’un tratto si trasforma in un “ garage. “
Oggi a distanza di alcuni anni si potrebbe dire che quella “ Grande Villa “ trasformata in garage, non è più all’esterno di Palazzo Villadorata ma è stata ribaltata al suo interno.
Infatti il suo interno, che è un bel Cortile geometricamente acciottolato, con un Pozzo, Palme, gelsomini e piccoli alberetti dove nel passato,d’Estate, si sono fatte delle manifestazioni culturali che ora si evitano, è divenuto un “garage“.
Un parcheggio con macchine e motorini che entrano ed escono dal portone laterale di via Cavour, attraversando per lungo tutto il Cortile, sostando giorno e notte, raggiungendo a volte oltre dieci vetture come se il Cortile fosse divenuto proprietà di privati.
Ci chiediamo e chiediamo: ma è possibile che i beni architettonici e artistici devono essere in funzione dello sfruttamento turistico e commerciale?
A discapito della propria tutela e della loro corretta e adeguata promozione e valorizzazione?
La Città di Noto, Città d’Arte, Sito UNESCO, “Patrimonio dell’Umanità“ cioè è una Città di tutti, non di alcuni né di privati!
Chi la gestisce, l’Amministrazione Comunale, Sovrintendenza ai BB. CC. Culturali di Siracusa, oltre a tutelare l’identità di ogni luogo non può permettere l’alienazione di nessuno spazio né permettere che qualcuno se ne possa appropriare perché è diritto di tutti i Cittadini godere degli spazi pubblici, dell’arte e della storia, perché un suo fine è quello di educare alla bellezza e al gusto non di essere funzionali al Mercato.
E’ stato sempre una cosa normale, ordinaria a cui si ha dato la giusta e adeguata importanza e valore educare alla bellezza senza “effetti speciali“
Oggi, invece, se ne parla a sproposito per strumentalizzarla, non volendo capire che il concetto di bellezza è molto vasto ma che non può essere strumentalizzato per fare solo cassa!
Diviene sempre di più necessario invece applicare il Piano Estetico in Città e farlo rispettare per il bene dei Cittadini di Noto e del Mondo a cui vanno restituiti gli spazi pubblici.
Osservatorio Sociale
Roberto Bellassai
Giovanni Giunta