La Sicilia dovrà spendere da qui a dicembre circa 100 milioni di euro al mese. In caso contrario, la Regione potrà dire addio ai fondi Ue. Dall’inizio dell’anno a ora la spesa è stata infatti, di appena 10 milioni mensili. E’ questo il quadro emerso dalla riunione del Comitato di sorveglianza sullo stato di attuazione del Pon-Fesr 2007-2013, in corso a Palermo, alla presenza dei dirigenti della Regione e dei componenti ministeriali della task-force. Da gennaio a giugno, la Sicilia ha certificato 122 milioni di euro, l’obiettivo è di arrivare a 425 a fine ottobre e a 763 a fine dicembre.
FINANZIAMENTI – Rispetto al finanziamento complessivo del programma pari a 4,9 miliardi, la Regione ha finora certificato 1,1 miliardi, pari al 22 per cento, dato in 4 punti superiore rispetto a quanto risulta alla task-force ministeriale, con una percentuale pari a 18,8 punti. Il differenziale sarebbe determinato da diversi sistemi di caricamento della spesa. La Regione avrebbe calcolato anche gli interventi sui fondi Jessica e Jeremy, che in realtà presenterebbero gravi criticità, al vaglio del Comitato di sorveglianza.
SICILIA INDIETRO – La Sicilia, comunque, in termini di certificazione della spesa è indietro rispetto ad altre aree dell’Europa, nei Paesi sottosviluppati il dato medio è del 30 per cento, mentre quello degli impegni di spesa è del 77 contro il 52 dell’isola.
L’ACCUSA DI BIANCHI – Se il governo Crocetta non ha raggiunto l’obiettivo di spesa previsto al 31 maggio pari a 1,256 miliardi (60 mln di euro in meno) «la responsabilità è dei dipartimenti della Regione, perchè sono stati centrati appena il 20-30% degli obiettivi». L’atto d’accusa porta la firma dell’assessore all’Economia, Luca Bianchi. L’affondo arriva nella prima delle due giornate di riunioni del Comitato di sorveglianza sullo stato di attuazione del Po-Fesr, i cui lavori, a Palermo, sono stati aperti dal neo dirigente della Programmazione della Regione, Vincenzo Falgares, che ha presentato i dati aggiornati sulla spesa certificata e sugli impegni. Dopo aver sottolineato che il governo ha fatto la propria parte concordando la riprogrammazione della spesa con la task-force voluta dall’ex ministro per la Coesione Barca e ponendo le basi per l’accelerazione delle procedure, Bianchi ha puntato il dito contro i dirigenti della Regione, buona parte dei quali presenti alla riunione del Comitato. «I risultati degli ultimi mesi sono stati assolutamente insoddisfacenti – ha detto l’assessore – C’è stata una scarsa risposta dei Dipartimenti in termini di capacità di spesa». «La valutazione sui singoli dirigenti si baserà proprio sui risultati conseguiti dai Dipartimenti nella spesa dei fondi Ue».
FOLGARES: BISOGNA CAMBIARE MARCIA – «Deve cambiare l’approccio di noi tutti dirigenti», bisogna superare «l’inerzia di alcuni Dipartimenti della Regione». È l’appello fatto dal neo dirigente della Programmazione della Regione, Vincenzo Falgares.