Finita questa calda estate, inizia un caldo autunno che dovrebbe portare alle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale e di un nuovo Sindaco per la città.
Già sulla stampa e sulle tv “amiche” si parla di candidati, l’uno contro l’altro armati, ovviamente tra sorrisetti ed occhiolini incrociati che lasciano spunto e possibilità a qualsiasi ipotesi.
Ce ne sono per tutti i gusti: candidati per rivincita di un torto subìto, candidati per una grazia ricevuta (o anche più), candidati per ambizione ed egocentrismo, candidati per brama di potere o di interessi, insomma candidati per tutte le stagioni o forse per tutte le patologie.
Si parla di possibili coalizioni di destra, di sinistra, di centrodestra, di centrosinistra, di centrodestrasinistralato ecc. ma il dato comune è che nessuno propone un progetto per la città, un serio programma-guida per farla uscire dall’enorme disastro nella quale si trova, a due passi dal default finanziario.
L’amministrazione uscente non riesce ad andare oltre il terreno dei vuoti proclami cercando di far leva sui risultati in tema di turismo e cultura, unici settori fra l’altro proposti per una commissione d’inchiesta sulla spesa, accreditandosi meriti che non le competono, come l’incremento, minimo, nel settore del turismo, scaturito dalla contingenza che ha interessato tutta la Sicilia orientale per fenomeni che esulano dagli interventi di carattere locale.
Nel settore della cultura il disastro è evidente, con il dispendio di notevoli risorse distribuite senza una progettualità orientata ad una crescita culturale della città nel suo complesso e la responsabile della rubrica che non riesce a dare concretezza alle enunciazioni e ai roboanti proclami: per l’apertura del museo civico, per progetti di riqualificazione in città e nella fascia costiera, per la tutela dei beni im materiali, per legare la cultura allo sviluppo turistico.
Proclami, proclami, proclami, che nascondono solo disastri dell’amministrazione.
Il primo, fatto passare sotto silenzio, è stata la distruzione dell’albergo in costruzione al lido di Noto che a demolizione avvenuta, si è scoperto avrebbe potuto essere restaurato e quindi magari alienato. C’è poi la distruzione della piazza XVI maggio; disastrosa la chiusura del Museo delle Carte; disastrosa la “rifunzionalizzazione” dei giardini storici della Villa Comunale, così come la distruzione e cancellazione del Museo del Contadino.
In tema ambientale, si registrano continui passi indietro del Sindaco Bonfanti che hanno evitato disastri maggiori come la “villettizzazione” di Eloro o la questione Stallaini ma ora non si annuncia nulla di buono con la conversione del deputato Marziano da baluardo contro le trivellazioni petrolifere a sostenitore dei pro- getti dei petrolieri!
In tutto questo disastro è stato scandaloso il complice silenzio del consiglio comunale che a parte la presa di posizione sulla questione “Eloro” grazie anche ai consiglieri che al tempo facevano riferimento a Notolibera, nessuna voce è stata levata, a parte qualche larvata e solitaria eccezione per le questioni inerenti lo scandalo della Villa Comunale concluso con il pesante intervento di sequestro disposto della Procura Della Repubblica di Siracusa.
In tutto questo contesto non certo esaltante, si sono registrate da una parte le forti prese di posizione dei cittadini, degli intellettuali e degli studiosi e dall’altro il silenzio e l’indifferenza degli amministratori infastiditi dai rumors, come anche il silenzio degli “ambientalisti per uso personale”, pronti a strapparsi le vesti quando vengono sfiorati interessi che li riguardano più o meno direttamente, ma assenti quando a essere intaccati sono gli interessi generali della Città e della collettività.
Per queste ragioni, a coloro che vorranno proporsi a sostituire l’attuale amministrazione rivolgiamo l’invito ad abbandonare per un po’ la formazione di liste e lo studio di alleanze ed elaborare un programma chiaro e definito da proporre ai cittadini su punti specifici come il lavoro e la lotta alla disoccupazione non solo giovanile, la trasparenza nell’azione amministrativa e nella spesa anche con l’istituzione del difensore civico, la tutela della legalità e la questione morale, dell’ambiente e del mare con riferimento alle ricerche petrolifere, la tutela dell’ospedale e della città nel contesto dell’UNESCO.
Futuri candidati sindaco, mettete da parte personalismi, egocentrismi, puerili tatticismi, vuote ambizioni e tutto ciò che non rientri in un serio programma di rinascita e sviluppo di Noto, patrimonio dell’Umanità! In caso contrario alla nostra cara Città non resteranno che titoli inutili ma problemi seri.
Giorgio Giannone