Il trasferimento della Clinica Villa Rizzo a Noto è ipotesi “inattuabile nei modi e nei tempi” ed in base “al Decreto Balduzzi sulla riorganizzazione delle case di cura sotto i 60 posti letto”. A sostenerlo è Gian Luigi Rizzo, amministratore unico della Clinica Villa Rizzo srl. “Deve continuare la sua attività a Siracusa così come avviene da oltre 35 anni”, precisa.
Riguardo alla ventilata ipotesi di un eventuale bando con affitto a terzi della struttura, Rizzo esprime la sua secca bocciatura. “Il trasferimento in altra sede comporterebbe peraltro il rischio di far decadere l’autorizzazione e l’accreditamento della casa di cura: la Regione non autorizzerebbe questa soluzione, prospettata dal Tribunale Fallimentare”.
La struttura continua ad oggi ad operare, seppur in esercizio provvisorio.
Esploratore
Evarco perchè menti sapendo di mentire?
Rimviando ad altra sede questo martoriato argomento, e’ doveroso precisare:
1) la società “Villa Rizzo” e’ star assoggettata a procedura fallimentare;
2) nessuno può, in questa fase, parlare a nome della società se non il Giudice Fallimentare;
3) sono state presentate proposte di concordato fallimentare da parte di diversi soggetti per le quali il Giudice non ha ancora adottato una decisione;
4) la “Balduzzi” determinera’ le future strategie di Villa Rizzo in quanto, in condizioni pre fallimentari, la stessa non raggiungeva i 60 posti letto minimi;
5) nessuna perdita di accreditamento per un eventuale strasferimento in altra sede provinciale.
Per quanto sopra, ripeto, fatta salva la questione generale, tutte piccole bugie strumentalizzate dal caro Evarco che messe insieme determinano una grande bugia.
Alla prossima!
Come al solito sei aggressivo e approssimativo.
1) l’autore dell’articolo è un certo “Esploratore”
2) non venire a dirmi dell’anonimato perché a casa mia le regole le faccio io, liberi di non intervenire o di cancellarsi dalla newsletter.
3) ho verificato la fonte: http://www.siracusaoggi.it/siracusa-clinica-villa-rizzo-la-precedente-proprieta-no-al-trasferimento/
La buona educazione consiglierebbe l’uso appropriato di aggettivi, ma quando c’è il delirio di onnipotenza …….
Chiedo scusa ma Evarco e’ una persona ?
Quando una testata così seguita e prestigiosa pubblica da un anonimo quanto meno si senta responsabile dell’anonimato.
L’Evarco da me citato è la testata web.
Per il resto accetto insulti e critiche, ma rispondo con atti e fatti.
Alla prossima!
Caro Evarco scusami se ti ho messo in imbarazzo con il sindaco, comunque il primo cittadino ha perso una buona occasione per tacere.
Esploratore nessun imbarazzo, questa non è una testata giornalistica, ma un blog multi autore Evarconews, dove evarco e’ il nickname ma risponde, come bene il sindaco sa, a Carmelo Filingeri. Qui diamo ospitalità a tutti coloro vogliono dare un contributo al dibattito civile, non ci facciamo problemi di pubblicare contributi degli anonimi purché non si offendano persone e istituzioni. Questa è la regola che sempre ho rispettato da quando gestisco un blog e cioè dal lontano 2007 e posso dire che anonimi mai sono trascesi nel turpiloquio o nelle offese personali, al contrario ultimamente i non anonimi spesso si lanciano in affermazioni irriguardose delle persone.
Egregio Sig. Sindaco,
Si rilassi, la storia dell’ospedale è oramai scritta. E sappiamo benissimo che non è tutta colpa Sua. La Sua unica colpa è quella di aver fatto promesse che sapeva già in partenza di non poter mantenere.
Per il problema dell’anonimato sono d’accordo con Lei. È fastidioso non sapere chi e quanti sono i tuoi nemici. Tuttavia questo problema è stato proprio Lei a crearlo. Purtroppo la Sua voglia di fare il Capo prevale sul lato umano; non sono il solo a pensarlo ma lo dicono diversi e ormai troppi dipendenti comunali, soprattutto quelli che lavorano a stretto contatto con Lei. Per meglio rendersi conto di questo fenomeno non deve andare lontano ma è sufficiente scorrere a ritroso le pagine del Suo, oramai defunto, Blog. Se li ricorda: Ernesto spara lesto, Americano, Curioso, Puntuale, Disilluso…. Alla fine il suo modo di interfacciarsi col cittadino ha fatto si che le persone si siano stufate e alla fine non scrivono più nemmeno in anonimato.
Come dimenticare la vicenda dell’intervento della dott.ssa Amenta che in veste di giornalista ad una conferenza stampa, da Lei stesso indetta per presentare l’assessore forestiero, si è vista letteralmente sbranare dopo corretto intervento con una voce pacata e quasi impaurita. Punita solo per aver fatto il suo dovere. Privata perfino del diritto di replica. Ironia della sorte questa vicenda si è verificata a Marzo durante il periodo in cui era stato promosso il semaforo rosa.
Non oso immaginare cosa potrebbe succedere se a scrivere un articolo pungente fosse un impiegato comunale. Un vigile magari si ritroverebbe a dirigere il traffico all’incrocio di mare il giorno di ferragosto; ma a un dirigente cosa succederebbe?
Prezzemolino, Precisino, Angelino, elettore a 5 stelle e tanti altri ancora, non credo siano tutti riconducibili a Evarco, almeno non tutti, ma in ogni caso anche se lo fossero la sostanza non cambia…
Le menzogne non si contestano con rabbia furibonda ma con i fatti. Io personalmente non sono arrabbiato con lei perché l’ospedale sta chiudendo o perché non è stato in grado di mantenere la promessa fatta, se non la voterò alle prossime elezioni sarà solo perché Lei si è dimostrato un pessimo amministratore. Carattere a parte! A poco Le servirà la maratona di questi ultimi dieci mesi, alla fine arriverà al traguardo sfiancato; dovrà pur dedicarsi alla campagna elettorale! Purtroppo il potere è in grado di ubriacare anche il più assuefatto degli alcolisti. Non oso immaginare cosa potrebbe succedere nei prossimi cinque anni con la consapevolezza che essere eletti una terza volta è quasi impossibile. È un film che abbiamo già visto…
Ormai che sono qua vorrei segnalarLe che sul sito del comune di Noto hanno fatto un po’ di confusione, al posto del programma dell’agosto netino è stato inserito quello del mese di Novembre “OltreNoto”… non crede anche Lei che siamo andati un pochino oltre?
Saluti.
L’intricata vicenda di Clinica Villa Rizzo, tra fallimento e ipotesi di trasferimento, conosce una nuova tappa. L’assessorato regionale alla Sanità si è espresso in particolare sul subaffitto a terzi dell’azienda sanitaria. In particolare, nella lettera inviata dagli uffici della Regione alla Clinica Villa Rizzo srl ed alla Curatela fallimentare si dispone il divieto assoluto di trasferimento a terzi o a Noto, come era stato paventato nelle settimane scorse. E questo perchè il contratto di locazione d’azienda originario non ha previsto espressamente la possibilità. In sintesi. il subaffitto a terzi non sarebbe possibile per l’assessorato regionale.Gian Luigi Rizzo, amministratore unico della Clinica Villa Rizzo srl, paventa adesso “il rischio impellente di revoca dell’accreditamento e dell’Autorizzazione sanitaria con conseguente chiusura della Clinica, se quest’ultima non viene restituita al legittimo proprietario Clinica Villa Rizzo Srl”.E in ballo tornano posti di lavori e offerta sanitaria sul territorio siracusano.