Il fronte dei sindaci “responsabili” ha vinto questo round nella guerra a difesa della Sai8 contro il commissario dell’Ato idrico, dott. Buceti.
Che ne poteva sapere il malcapitato commissario, già vice questore antimafia, che gli ululati di molti sindaci siracusani contro le “nefandezze” vessatorie di Sai8, non erano altro che grida miserevoli di guitti di terz’ordine, di imbonitori di una popolazione, magari illividita dalle “bollette pazze”, ma, fondamentalmente, incline ad adagiarsi al vecchio detto siciliano “unni va l’acqua va u bruoru”.
Caro Commissario come ha potuto pensare che la sua bislacca idea di difendere i cittadini della provincia, costringendo Sai8 al rispetto delle clausole contrattuali, pagare i milioni di euro di canone, presentare le fidejussioni, intimargli di smetterla con le bollette pazze, addirittura rescindere il contratto, potesse trovare consensi tra i sindaci cosiddetti responsabili.
Caro Commissario deve capire, come io ho già fatto da qualche tempo, che, almeno a Noto e in buona parte della provincia, la faccenda dell’acqua pubblica alla politica non interessa, al massimo è derubricata a sterile scontro politico tra Amministrazione attiva, maggioranza e opposizione.
Ha visto che scherzetto gli hanno fatto i sindaci responsabili?
Una fine strategia probabilmente suggerita da qualcuno!
Tutti dichiararsi favorevoli a riprendere gli impianti e intanto avviare una strategia interlocutoria, determinando di fatto una situazione di emergenza utile solo al ricorso con sospensiva presentato dal gestore Sai8 al Tar.
E così è stato, ieri il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva degli effetti della delibera di revoca del servizio idrico per motivi di emergenza, rinviando il giudizio di merito al 27 settembre 2013.
Caro commissario Buceti, con questa notizia ieri sera mi sono avviato in consiglio comunale ad ascoltare, con un amaro sorriso ironico, la lunga arringa del sindaco Bonfanti e l’inutile dibattito della massima assise netina.
Caro Commissario, purtroppo è andato in scena il solito teatrino delle parti, condito da qualche notizia, uscita così per caso, nella foga oratoria del Sindaco, che mi ha alquanto allarmato.
Mi pare di aver capito, ma si sa io sono un pò un eretico visionario, che almeno gli ultimi due bilanci consuntivi del comune, approvati regolarmente, siano viziati da un piccolo erroruccio da niente.
I debiti dell’aspecon nei confronti del comune non sono mai stati riportati nel bilancio consuntivo comunale.
Roba da far tremare i polsi a qualsiasi amministratore “responsabile” e che è invece scivolata nella più completa indifferenza dei consiglieri comunali.
Caro commissario Buceti, se ne faccia una ragione! Questa è la terra dei “Gattopardi” dove si cambia per non cambiare niente.
Con stima
Carmelo Filingeri
Il brano di una lettera di risposta di un sindaco, presa da un blog veneto:
“Se da una parte posso apprezzare l’ironia e il sarcasmo della sua lettera, dall’altra, entrando nel merito, le devo comunicare il mio profondo disappunto per la faziosità e, mi permetta, il pressapochismo con cui ha affrontato e presentato le vicende di questi giorni sulla questione dell’acqua pubblica.
Credo che nessuno possa mettere in dubbio l’attaccamento al mio paese e ai miei concittadini, spinto al punto di adottare senza indugio alcuno anche scelte che possono apparire dolorose o sbagliate, ma che alla lunga mi daranno invece ampiamente ragione. E senza giri di parole, data la natura strettamente riservata della presente, le dico subito che è mia ferma convinzione che la gestione privata a Noto, come in tutta la provincia, sia la scelta di gran lunga migliore. Ecco, l’ho detto e non può sapere che senso di liberazione mi dia l’averlo fatto. Potrà essere imperfetta, potrà essere ingiusta e apparentemente vessatoria nei confronti dei nostri amati concittadini, ma riesce ad immaginare veramente l’alternativa che lei invoca con tanto trasporto?
Ma ha visto bene le facce dei nostri consiglieri? Le ha viste con la necessaria attenzione? Quando si parla di qualcosa solo un po’ più complicato dello spostamento di un segnale stradale, iniziano espressioni catatoniche, sguardi spersi nel vuoto e gli immancabili noiosi interventi del baffuto che con il tono di chi la sa sempre più lunga degli altri, spara sempre sul mucchio per poi scoprire che dietro c’è un inconfessato doppio o triplo fine. Non parliamo dei consiglieri di maggioranza che con encomiabile serietà annuiscono sempre, non si sa mai dovessero perdere la loro insperata rendita di posizione. I consiglieri di minoranza, che si fregiano del titolo di “opposizione”, al di fuori dei limiti dei singoli (alcuni dei quali sono veramente scoraggianti), mi attaccano, ma non tanto, anche lì in vista di un qualche possibile clamoroso rimpasto autunnale. Insomma, nessuno che sia in grado di esprimere mai sensate proposte, che sarei prontissimo a cogliere senza pregiudiziali, qualora ne riscontrassi la validità.
Questo inciso per tornare alla sua. Con questo livello che le ho descritto e che lei tutto sommato conosce quanto me, come pensa si possa gestire qualcosa di efficiente a Noto?. Specie se così impegnativo come il servizio idrico. Dovrei arginare, di tanto in tanto, le solite stupide richieste per accontentare il cugino o l’amico del consigliere di turno che mi minaccia di passare all’ “opposizione” se non prontamente accontentato. Dovrei perorare giornalmente l’intervento di manutenzione della fognatura in qualche sperduto vicolo, solo perché il cognato dell’assessore di turno ha acquistato a due lire un appartamentino che ha appena abusivamente ristrutturato. Sì – direbbe – ma lei ha la municipalizzata che potrebbe sollevarla da queste scocciature. Ma scherza? Dovrei allora pure nominare un consiglio di amministrazione, espressione della mia maggioranza, ovviamente. Un consiglio naturalmente formato da selezionatissimi incapaci. Gente che non possa creare problemi per particolare spirito di iniziativa e addirittura per specifiche competenze in materia. Per carità, non c’è peggior specie di rompiscatole.
Dovremmo quindi rinunciare alla possibilità di tenerci fuori da tutto questo? E poi, se ci pensa meglio e per un attimo smette i panni del facinoroso e si mette nei miei, è impagabile potere attribuire, una volta tanto ad altri, la colpa di qualcosa che non funziona. Perché rinunciarci?”
La serata del Consiglio Comunale invocata dai 5 consiglieri che si sono ritrovati insieme per questa richiesta ma marciano ognuno per proprio conto ed in ordine sparso si poteva benissimo evitare perchè a mio parere non ha spostato di una virgola un bel nulla.
Ritengo innanzi tutto doveroso che si riconosca ad ognuno la sua parte e per evitare tutto questo bastava non nascondersi quando si raccoglievano le firme per non consegnare gli impianti.
Allora come ho affermato in Consiglio Comunale dov’erano tutti questi signori che oggi si strappano le vesti?
Dov’erano i fautori del Forum dell’acqua pubblica,gli allora DS avevano le bocche cucite, la destra o centro destra che sia PDL o altro dov’erano?
Quando in questa città si raccoglievano le firme per non cedere gli impianti tutti questi Leoni in giro non si vedevano,quando poi si doveva fare passerella o prepararsi per le elezioni li abbiamo finalmente visti, in quel momento era di moda e faceva tendenza essere per l’acqua pubblica e qualcuno da Siracusa era volato a Palermo.
Il film di oggi in cui PD e PDL sono insieme sembra un film già visto con la vicenda dell’acqua ,che parte con il centrosinistra e continua con il centrodestra, non penso che c’era la necessita di avere il Commissario Buceti per ravvisare la non “ congruità” della fidejussione o per ravvisare che SAI non paga i canoni ma pretende il pagamento delle bollette.
Personalmente condivido il comportamento del Sindaco su questa vicenda che sino ad oggi trova risoluzione perchè il Presidente Crocetta è andato nella direzione giusta.
Per quanto concerne il C.C. L’unica nota positiva è quella di sostenere il ricorso del Commissario Buceti l’unico da apprezzare e che merita il sostegno di tutti.
Ho avuto modo di dialogare con l’ON.Pippo Sorbello su questa vicenda che segue in maniera determinata e che la sua lungimiranza e perseveranza assieme a quella del Sindaco di Canicattini Bagni AMENTA ha permesso che oggi si possa arrivare ad una soluzione ottimale per i cittadini.
L’ACQUA DEVE RITORNARE PUBBLICA e se occorre una prova di forza io non mi tiro certo indietro.
Daniele Manfredi
Scusami, caro Daniele, ma è vero o no che ” i debiti dell’ASPECON nei confronti del Comune non sono stati mai riportati nel bilancio consuntivo comunale”? Capisco la indifferenza dei consiglieri comunali, la tua no. Perche’ su questo non hai speso neanche una parola?
Grazie.
Corrado Scardaci
Corrado sono intervenuto sull’acqua pubblica perchè questo era l’argomento da trattare, per quanto concerne ASPECON la mia opinione è stata e rimane che in questa maniera non ha motivo di esistere.
Oggi si ha la notizia di questa situazione sembra il gioco delle le scatole cinesi ,anche se gioco non è,forse finanza creativa.
L’urgenza di fare andare avanti le cose ma non ad ogni costo , ci spinge ad approvare il bilancio ma su questa vicenda è il momento di fare chiarezza in modo definitivo e metterci una pietra sopra.
ASPECON e Comune di Noto sono la stessa cosa se c’è da fare chiarezza contabile la si farà ed in tempi brevi.