Anche quest’anno l’Amministrazione Bonfanti si conferma campione di inefficienza amministrativa.
Il bilancio consuntivo del 2014 non è stato neppure portato in Giunta per l’approvazione e il bilancio di previsione meno che meno. Per quest’ultimo è pur vero che è intervenuta l’ennesima proroga ministeriale al 30 settembre, ma la mancata approvazione del bilancio consuntivo, francamente, rimane un mistero.
Forse ancora non sono state risolte le criticità sollevate dalla Corte dei Conti con i rilievi mossi a Dicembre 2014. La Corte invitava il Consiglio Comunale ad adottare delle opportune misure correttive che tuttora rimangono avvolte nel buio più fitto.
Il Dott. Bonfanti ci aveva promesso efficienza è invece, a pochi mesi dalla fine della sindacatura, facciamo ancora i conti con approssimazione e improvvisazione.
In oltre in questo periodo l’amministrazione comunale di Noto si distingue per una copiosa pioggia di contributi ai più svariati soggetti.
Basta scorrere l’albo pretorio per accorgersi della quotidiana lista di determine, dirigenziali o sindacali che siano, che attribuiscono un contributo a soggetti diversi.
Senza entrare nel merito, ci chiediamo:
– con quali criteri vengono elargiti i contributi?
– Esiste un piano, un progetto, un elenco di soggetti con determinati requisiti, o semplicemente un programma che stabilisca modalità e tempi per presentare le richieste di contributo che vengono accettate e poi finanziate?
– Senza bilancio di previsione approvato per il triennio 2015-2018 il Comune rispetta gli stringenti vicoli di legge imposti in vigenza esercizio provvisorio? Si rammenta che “…la gestione provvisoria è limitata all’assolvimento delle obbligazioni già assunte, delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali tassativamente regolati dalla legge, al pagamento delle spese di personale, di residui passivi, di rate di mutuo, di canoni, imposte e tasse, ed, in generale, limitata alle sole operazioni necessarie per evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’ente”, così come riportato dall’art. 163 del TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI.
NOTO, 3/8/2015 — IL MOVIMENTO “NOTO NOSTRA”