“… “ è un servizio aggiuntivo che nasce dalla considerazione che ormai siamo in una società multireligiosa e multietnica. In questo luogo ciascuno potrà vivere la propria religione, il proprio credo “ .
Sono parole del Sindaco di Noto, Dott.Corrado Bonfanti, riportate da Il Giornale di Sicilia del 10 Aprile 2015 in un articolo di Vincenzo Rosana.
Il Sindaco Bonfanti fa riferimento alla Sala delle Rimembranze per i non Cattolici che ha istituito al Cimitero Comunale di Noto.
Al Sindaco Bonfanti e alla sua Amministrazione vogliamo dire che non si tratta di un servizio aggiuntivo, nè che può nascere da delle considerazioni ma ci sembra conseguenziale che essendo il Comune di Noto, di per sé laico, quindi aconfessionale, come dalla legge 25 Marzo 1985, N.121, articolo 1 della Gazzetta Ufficiale del 10 Aprile 1985, N.28, diviene un suo dovere l’istituzione di una Sala Laica delle Rimembranze in Città, perchè non possiamo continuare a subire le violenze e le microviolenze del monopolio sul morire da parte della Chiesa Cattolica.
Vogliamo ricordare che la richiesta proveniente da Il Comitato per i Diritti del Cittadino e da un gruppo di liberi Cittadini a causa della mancanza di Democrazia nei riguardi dell’ estremo saluto “ ,era quello, ed è quello di uno spazio Laico in Città e non al Cimitero.
Ma la cosa che troviamo grottesca, dopo essere stati sul luogo, è che la Sala delle Rimembranze, “ concessa “ dal Sindaco Bonfanti,e della sua Amministrazione è stata arredata come una Cappella con un altarino, con una croce Cattolica, un leggio, un tavolo da messa e i banchi con gli inginocchiatoi!
Come potere definire tutto ciò se non Analfabetismo Etico e Culturale da segnalare e proporre all’UAAR, UnioneAtei, Agnostici, Razionalisti per la Rubrica: La clericalata della Settimana.
La Sala Delle Rimembranze non può che essere in un luogo pubblico della Città, una Sala realmente laica, senza alcun simbolo che richiami le Religioni, un luogo per celebrare rispettosamente la morte di chi non è credente, che ha altri stili di vita, che fanno riferimento alle Idee, alle varie Filosofie, alle Scienze o ad altre forme di Spiritualità.
Il Comitato per i Diritti del Cittadino
Roberto Bellassai
Egregio Roberto, la sala è stata concepita per tutti.
La croce è a scomparsa nel caso in cui il simbolismo cozza con il credo religioso del defunto e dei suoi cari; l’altare è mobile e privo di simbolismi; le panche sono arredi in legno che vengono utilizzate per sedersi in raccoglimento senza pretendere che vi sia anche una differenziazione tra seduta cattolica e quella di altra religioni; le pareti sono bianche e prive di riferimenti e simbolismi.
L’unica verità è che si trova presso il cimitero storico di Noto e non in città. Meglio non fare ? No! meglio fare e poi miglioare e integrare.
Buone vacanze.
Egregio Sindaco,a Noto si mistifica storicamente,e la sua Amministrazione sotto questo aspetto non è diversa dalle altre. Mi sembra scontato che chi è Cattolico non va a celebrare il rito in quella Sala,ma va in Chiesa,quindi al di là di chi professa altre fedi da quella Cattolica, non capisco cosa ci stia a fare la croce Cattolica anche se a scomparsa, e il resto dell’arredo, che ha tutte le caratteristiche di un arredo da Chiesa, non quello di una Sala della Rimembranza laica. Anche sul fare, per ” poi rifare, ” ci sarebbe tanto da dire!
Buone vacanze a lei
Caro concittadino, mi meraviglio di Lei, dovrebbe saperlo che la chiesa cattolica da sempre rappresenta un fiorente bacino di tessere elettorali. Come si spiegherebbe altrimenti che per la morte del padre del vescovo (un cittadino come tanti), il Sindaco ha ritenuto opportuno partecipare al funerale offrendo, a spese della collettività (cattolica, mussulmana, atea e via dicendo), una CORONA DI FIORI del costo di 276,10 euro; mentre, invece, per la morte di un dipendente comunale ha ritenuto opportuno partecipare offrendo solamente una CESTA DI FIORI del costo di 80,00 euro (determina n. 1548 del 3/8/2015).
Il giorno che l’UAAR avrà una sede a Noto e un considerevole numero di iscritti vedrà che le cose volgeranno in positivo anche per gli atei.
Egregio Salvo Gionfriddo,praticare i rapporti di forza in politica è una sconfitta etica e morale, per chi non riesce ad astenersi da simili comportamenti clientelari, specie per quelle questioni simboliche che dovrebbero qualificare e alimentare la libertà dell’individuo. Mi auguro anch’io, che l’UAAR, possa essere presente in Città.