E’ possibile seguire la diretta video della seduta dell’assemblea regionale sulla discussione del disegno di legge Vinciullo /De Marco sul Servizio Idrico integrato al seguente link: http://www.ars.sicilia.it/sedute/video/default.jsp
E’ possibile seguire la diretta video della seduta dell’assemblea regionale sulla discussione del disegno di legge Vinciullo /De Marco sul Servizio Idrico integrato al seguente link: http://www.ars.sicilia.it/sedute/video/default.jsp
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Palermo, 30 aprile 2014
Al Presidente dell’Assemblea regionale siciliana
S E D E
Preg.mo Presidente,
il disegno di legge n. 693 “Disposizioni urgenti in materia di servizio idrico integrato” a firma Vinciullo e Cirone, è stato presentato il 28 gennaio 2014 ed assegnato alla Commissione IV il 10 febbraio.
Dopo l’approvazione da parte della Commissione, lo stesso disegno di legge è stato posto all’ordine del giorno dell’Aula il 23 aprile. Nel corso della seduta n. 149, l’on. Vinciullo ha richiesto il prelievo del disegno di legge che, a seguito dell’accoglimento della richiesta, è stato incardinato con la fissazione del termine per la presentazione degli emendamenti al giorno successivo.
L’approvazione del disegno di legge avrebbe dovuto svolgersi, pertanto, nella prima seduta utile, fissata per il giorno 29 aprile con prosecuzione al giorno successivo.
Inspiegabilmente, nell’ordine del giorno della seduta del 29, il primo punto non prevedeva più la discussione e la votazione del ddl, bensì altra materia che assorbiva l’intera seduta, conclusasi con la mancanza del numero legale.
Altrettanto sorprendentemente, la seduta prevista per il 30, secondo il calendario dei lavori approvato dalla Conferenza dei Capigruppo e comunicato ai deputati, non si è svolta, essendo stata l’Assemblea aggiornata al martedì 6 maggio.
Non si comprende il motivo per il quale sia stato impossibile procedere alla approvazione di un disegno di legge, la cui rilevanza era già stata valutata dalla Conferenza dei Capigruppo in sede di formazione del calendario dei lavori, nonché da codesta Presidenza allorquando aveva acconsentito alla richiesta di prelievo, ed infine dal lavoro svolto con la presentazione degli emendamenti ed il relativo vaglio da parte degli uffici dell’ARS.
La rapida approvazione del disegno di legge era, ed è, necessaria per consentire ad 11 Comuni della provincia di Siracusa, su loro richiesta, di gestire direttamente il servizio idrico integrato dopo il fallimento della società cui gli stessi Comuni avevano inizialmente conferito gli impianti. A tali Comuni, sarebbe giusto applicare lo stesso trattamento previsto dall’art. 1, comma 6, della legge n. 2/2013 per i comuni che non avevano consegnato gli impianti ai gestori e che hanno ottenuto la gestione diretta del servizio.
Il disegno di legge n. 693, pertanto, equipara i comuni consegnatari degli impianti e rispettosi della normativa vigente, a quelli non consegnatari ma soprattutto tende ad impedire che l’iter della curatela fallimentare si completi con la cessione del servizio a privati.
La complessità della situazione descritta e le conseguenze sulle amministrazioni, sui cittadini, e sui lavoratori interessati avrebbero richiesto un supplemento di attenzione, che non vi è stato.
Resta la necessità di dare soluzione al problema, da parte dei sottoscrittori della presente nota, ma anche dell’intera Assemblea regionale siciliana.
Cirone, Vinciullo, Bandiera, Gianni, Marziano, Zito Coltraro
Il Disegno di Legge Cirone-Vinciullo è stato approvato all’unanimità dei presenti (51 favorevoli su 51 presenti).
Anche Marziano si è alla fine associato (anche se non è tra i firmatari). Ciò significa che adesso i nostri due (o tre?) consiglieri del PD sono “liberi” di sostenere la legge appena approvata.
Dal sito “SIRACUSAOGGI.IT”
“E’ stato approvato questo pomeriggio dall’Assemblea Regionale Siciliana il disegno di legge n. 693 con il quale viene ridata ai Comuni del siracusano la possibilità di rientrare in possesso degli impianti idrici. Palpabile la soddisfazione di Enzo Vinciullo (Ncd), primo firmatario del testo approvato, e di Marika Cirone Di Marco, relatrice dello stesso disegno di legge.
“Il risultato raggiunto è, sicuramente, straordinario”, esultano i due. Il testo è stato approvato all’unanimità dei presenti: 51. “Un risultato che onora la democrazia e onora quanti hanno combattuto, in questi mesi, un’estenuante e significativa battaglia per il riconoscimento dei diritti derivanti dal risultati di un referendum che ha stabilito che l’acqua è un patrimonio pubblico, da tutelare e difendere, che appartiene al popolo e non ai privati”.”