I rappresentanti di tre case di cura della provincia di Siracusa – Villa Rizzo, Villa Azzurra e Casa di Cura Santa Lucia – hanno siglato un’intesa con l’assessorato regionale della Salute e la direzione dell’Asp di Siracusa con la quale si prevede una integrazione pubblico – privato all’interno dell’ospedale di Noto per la gestione delle attivita’ condivise: non solo riabilitazione e lungodegenza, dunque, ma anche il ricovero degli acuti in una logica di integrazione e non di duplicazione con l’ospedale di Avola. ‘E’ un accordo importante – assicura l’assessore regionale per la Salute Massimo Russo – perche’ viene ampliata e riqualificata l’offerta sanitaria in un distretto sanitario di grande importanza come quello di Avola – Noto. Ancora una volta il governo regionale guidato dal presidente Lombardo risponde con i fatti agli impegni assunti”.
Certo non capirò molto di sanità ma, qualcosa in italiano riesco ancora a capire. La logica di integrazione e non di duplicazione con l’ospedale di Avola mi sembrerebbe di capire che significa:
Chirugia ad Avola, Ortopedia ad avola, Cardiologia ad Avola, Medicina Generale ad Avola, Ostetricia e Ginecologia (Punti Nascita) ad Avola, Pediatria ad Avola, Rianianimazione ad Avola, Utic ad Avola, Oculistica ad Avola, Laboratori ad Avola, Diagnostica ad Avola, Pronto soccorso ad Avola e Elisoccorso ad Avola.
E a Noto ?
Il conflitto tra sanità pubblica e sanità privata,diviene norma a Noto!